Plato on music and the musician
Title | Plato on music and the musician |
Publication Type | Journal Article |
Year of Publication | 2000 |
Authors | Yartz, FJ |
Ancient Authors | Plato Phil. (TLG 0059) |
Journal | The Ancient World |
Volume | 31 |
Issue | 1 |
Pagination | 96-103 |
Keywords | harmoniai, Platone |
Abstract | La musica costituisce, nell'opera di Platone, un costante oggetto di riferimento e di paragone. Così, in resp. 443d1-5, si afferma che l'uomo giusto deve disporre in ordine le parti della propria anima (ma la giustizia dell'anima è immagine della giustizia nello Stato) raccordandole 'come se fossero tre suoni di un'armonia: l'alto, il basso e il medio e altri ancora intermedi, se mai ce ne fossero': non sorprende, allora, che, l'educazione dei re-filosofi passi anche attraverso lo studio della scienza armonica, ma concepita come disciplina fondamentalmente matematica [98]. Così, è ricorrendo ad una metafora musicale che Platone, in vari passi della sua opera, illustra le proprie concezioni metafisiche (ad es soph. 253b): in questi passi la musica rappresenta l'illustrazione di come l'unità dell'Essere sia non mera indifferenziazione, ma 'a unity of parts' [100]. Nel Filebo, infine, vi è 'an important comparison between the philosopher and the musicician' (Phil. 17b-e): essi sono accomunati dal loro metodo d'indagine, che mira a cogliere, nell'estrema varietà dei fenomeni sensibili, il comune fondamento teorico. In ultima analisi, alla base delle numerose analogie con la musica che Platone introduce nelle sue opere, è sempre la concezione della musica stessa come armonia, ovvero 'unity of elements' [103]. |
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